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al testo di Salvatore Armando Santoro
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Una coppia che un tempo era legata da un rapporto affettivo si ritrova in chat dopo tanti anni e riavvia un discorso interrotto diversi anni prima.
Lei scrive: - “Che fai, piangi?” -
Lui risponde: - “No, non piango. A volte mi commuovo ma su chat, messaggi, esternazioni amorose e su foto e filmati del passato. Io penso a te com'eri fino al 7 agosto 2010. Poi ti sei scoperta essere un'altra persona. Ed a me interessava quell'altra persona, quella con difetti e pregi ed esternazioni di quel tempo. E' quella persona che quando la ricordo mi fa commuovere. Ma tu hai ribadito più volte che sei cambiata e che io sono rimasto bambino e che sarebbe l'ora di diventare adulto. E su quest'ultimo punto ti do ragione. Non mi accorgo che il mondo cambia e neppure che io sia cresciuto. In fondo la persona da curare sono io. Ma forse mi sono chiuso nel mondo dei bambini perché i bambini dicono sempre la verità e spesso piangono anche per niente. Ovvero noi pensiamo che piangano per niente. Ma loro attraverso il pianto lanciano un messaggio che gli adulti spesso non riescono ad interpretare e pensano che loro facciano le bizze.
Salvatore Armando Santoro
La foto è tratta dal portale: |
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